Il primo libro di architettura

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Dall’introduzione di Colin Davies:

Dalla prospettiva della maggior parte delle persone interessate all’architettura, ci sono quattro problemi principali nella disciplina della teoria dell’architettura nella sua incarnazione presente. Il primo è la sopravvalutazione della novità. Come la maggior parte delle discipline accademiche, la teoria dell’architettura è competitiva, e il modo migliore di competere è ideare qualcosa di nuovo […]. Ma ben presto l’incessante e competitivo moto in avanti della disciplina si è lasciato alle spalle i non specialisti. Di volta in volta singoli filosofi sono diventati di moda, e ognuno è stato trattato come se avesse tutte le risposte.

Il secondo problema è l’enfasi posta su questi filosofi anziché sui temi che potrebbero essere utili agli architetti. […]

Il terzo problema è l’impenetrabilità. Alcuni argomenti sono davvero difficili da comprendere e richiedono linguaggi specifici per maneggiare i concetti. […] Ma forse il problema è un altro, un elemento comune a molte aree della cultura d’élite: la messa in campo di una legge di domanda e risposta culturale. Per poter mantenere la posizione di esperti in una data area culturale, occorre sapere delle cose – idee, teorie, il contenuto di alcuni libri – che quasi nessun altro conosce. Più è esiguo il numero di quelli che le conoscono, più sono preziose. […]

Il quarto problema della teoria dell’architettura è […] il suo progressivo allontanamento dalla pratica. La teoria e la pratica si sono divise. La prima viene ancora insegnata nelle scuole d’architettura (dove troverebbe spazio, altrimenti?), ma per lo più come specializzazione distinta. Non è più contenuta all’interno dei confini disciplinari dell’architettura. Naturalmente attraversare i confini disciplinari potrebbe essere una mossa positiva e necessaria […] Ma in questo caso, in questo momento, occorre ripristinare un equilibrio, ricostruire una linea di comunicazione tra teoria e pratica, rifondare la teoria ed evitare che se ne vada alla deriva nella stratosfera intellettuale.

È proprio ciò che si propone questo libro. Non respinge le scoperte compiute dalla teoria negli ultimi quarant’anni, ma le assorbe e le lega a teorie precedenti, tentando di fare chiarezza anziché proporre novità. La comprensione è stata fin troppo spesso bloccata dal rifiuto dei teorici di venire incontro ai lettori sul loro stesso terreno. Questo libro si rivolge direttamente ai lettori di tematiche architettoniche. Utilizza un linguaggio ordinario, non un gergo specialistico, e si prende la briga di spiegare le cose anziché dare per scontata una conoscenza irrealisticamente approfondita. […]

L’obiettivo principale è fornire ai progettisti, agli insegnanti, agli studenti e ai profani interessati una serie di idee che arricchiranno le loro conversazioni, la loro scrittura e soprattutto il loro pensiero sull’architettura.

Indice

Introduzione | p. 3

I. Rappresentazione | p. 13

II. Linguaggio | p. 33

III. Forma | p. 64

IV. Spazio | p. 98

V. Verità | p. 132

VI. Natura | p. 166

VII. Storia | p. 203

VIII. La città | p. 224

Riferimenti

  • titolo > Il primo libro di architettura
  • autore > Colin Davies
  • editore > Einaudi
  • anno > 2011
  • prezzo > 28,00 euro

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