Torre Area Vitali

© Studio AS

L’edificio alto di Spina3, denominato “torre” per i suoi diciassette piani che cambiano lo skyline torinese tradizionalmente composto da case basse, rappresenta un segno distintivo del comprensorio, un land mark, destinato parte a terziario e parte a residenza, posto in stretta dipendenza con i lotti limitrofi ed in particolar modo con il complesso del comparto 3.

In qualità di perno baricentrico dell’ex-area industriale, la torre è stata oggetto di un dettagliato studio con una particolare attenzione anche agli elementi del contesto urbano e architettonico. L’edificio presenta un impianto planimetrico rettangolare (mt 18 x 24,20), con una superficie media a piano di mq 435,6 che si estende per diciassette piani fuori terra e due piani interrati destinati a cantine e locali tecnologici. La struttura portante è realizzata con setti e pilastri in c.a. e solai in laterocemento armato. Le altezze dei piani sono digradanti, si parte dai 3.60 metri del piano terra (altezza netta) per passare ai 3,00 del terziario sino ai 2,70 delle residenze per una altezza complessiva di 57,70 metri.

Una prima scelta fondante dei progettisti è stata quella di dedicare i primi quattro piani della torre al terziario al fine di mantenere i piani “alti” per la residenza. Questo scollamento delle funzioni d’uso (terziario e residenza) è stata volutamente segnalata sui prospetti esterni mediante una sagoma semplice a parallelepipedo, su base rettangolare, e attraverso l’utilizzo di materiali differenti. Il blocco del terziario, nei primi quattro piani, è stato trattato come un alto basamento in pietra del Cardoso di colore scuro che riprende le cromie degli edifici limitrofi, l’iper mercato e i piani inferiori delle case in linea.

L’accesso alle unità destinate al terziario avviene da un ingresso autonomo e riservato rispetto alla porzione residenziale dell’edificio, posizionandolo al centro del prospetto sud, proprio in corrispondenza della grande piazza pedonale (via Verolengo 29/9) per migliorarne la visibilità. Il collegamento verticale risulta quindi composto di un corpo scala con ascensore dedicato. Per ogni piano sono state individuate due unità terziarie distinte (otto complessivamente) che, all’occorrenza possono essere accorpate a due a due ed occupare l’intero piano. La superficie complessiva dedicata al terziario risulta essere di mq 1480.40. Peculiarità di questo “blocco uffici” è lo studio dell’illuminazione naturale che avviene attraverso grandi finestre a nastro che si alternano al rivestimento in pietra per fasce orizzontali e che contribuiscono ad accentuare l’aspetto “basamentale” voluto dai progettisti.

Al contrario, i piani destinati al residenziale sono stati trattati con volumi aggettanti diversificati e cromie alternate (gres porcellanato rosso o verde e intonaco bianco) per rendere più vari e leggeri i prospetti e contemporaneamente proporre più soluzioni abitative. Partendo da una base comune rettangolare, ogni piano è stato quindi interessato da uno studio di volumi compenetranti che, a seconda dei piani e della disposizione, sono stati trattati come camere aggiuntive, logge o terrazzi aggettanti.

Lo sviluppo della torre prevede quindi un concentramento di alloggi di piccolo e medio taglio per i primi sei piani (dal 4° al 9°) caratterizzati da balconate continue che “corrono” per il perimetro dell’edificio, per svilupparsi poi con alloggi di dimensione sempre maggiore in grado di “liberare” superficie a favore di terrazze e “vuoti architettonici” in grado di accentuare il verticalismo dell’edificio alto. La stessa configurazione a “torre” ha permesso agli architetti di distribuire gli alloggi in modo tale da permettere in quasi tutti i casi un doppio affaccio esterno collocandoli in posizione angolare.

Gallery

Credits

  • progetto > Buffi Associés, Studio AS
  • localizzazione > via Orvieto, Torino
  • tipologia > edificio residenziale; edificio commerciale
  • cronologia > 2003 – 2005
  • crediti fotografici > Studio AS

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