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© Zeroundicipiù

Il progetto nasce come risposta all’esigenza di creare un collegamento pedonale tra i quartieri densamente popolati a ridosso del Parco dell’Arrivore, a Nord della città di Torino, e gli spazi verdi, attualmente inutilizzati, sulle rive del fiume Stura, superando gli ostacoli all’attraversamento creati dai percorsi stradali che tagliano trasversalmente l’area. Con la costruzione di una infrastruttura integrata nel sistema della mobilità cittadina, si vuole fornire un supporto per muoversi agevolmente a piedi negli spazi caotici della periferia, creando allo stesso tempo un luogo in grado di generare attività sociali: uno spazio dove muoversi, incontrarsi, osservare la città e la natura da una prospettiva particolare.

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La struttura si sviluppa su una vasta porzione di territorio, traccia un segno esteso ed evidente nel tessuto cittadino, ma è in realtà composta dalla ripetizione di serie di moduli leggeri, standardizzati e facilmente assemblabili. La costruzione resiste alle sollecitazioni attraverso l’impiego di un elevato numero di piccoli elementi, ripetuti e sovrapposti. Congiungendo dei pannelli prefabbricati in fibra di legno Mozzone con un semplice giunto a cerniera, si assemblano forme rigide a base triangolare, modulari e componibili fra loro. Sovrapponendo e accostando questi elementi, si ottiene, sulla sommità della struttura, una superficie piana e calpestabile, raggiungibile attraverso apposite rampe distribuite lungo il percorso.

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La larghezza della piattaforma, che varia dalla dimensione minima di 4 metri per allargarsi in alcuni punti a formare piccole piazze o spazi di sosta – determinando ritmi e densità d’uso differenti – è progettata in modo da creare non solo un percorso, un passaggio che serva da collegamento tra due punti della città, ma un vero e proprio spazio pubblico, rialzato dal terreno e isolato dal traffico e dal rumore. Lo spazio sospeso che si viene a creare è distaccato dal contesto urbano circostante; si caratterizza come un ambito autonomo, dal quale la città può essere contemplata di nascosto, spiata dall’alto, guardando senza essere visti. Il progetto declina il tema del rifugio urbano costruendo un frammento di città, che pur rimanendone all’interno, si guadagna un carattere autonomo astraendosi dal tessuto urbano: ne partecipa in qualità di luogo privilegiato per l’osservazione.

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Allo stesso tempo, questo relativo isolamento favorisce il densificarsi delle attività, incentivando le dinamiche relazionali interne. Muoversi lungo questa promenade, in un luogo che è pubblico, ma racchiuso in se stesso, che si oppone alla dispersività e alla mancanza di definizione della periferia nel quale è inserito, diventa l’opportunità dell’incontro, dello stare tra la gente, del condividere l’uso di uno spazio. Percorrendo questi spazi si attraversa uno scenario mutevole, che si trasforma progressivamente muovendosi dal paesaggio della periferia trafficata verso quello abbandonato e naturale, sulla riva del fiume.

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Il dislivello presente tra il piano stradale e quello del parco consente, pur mantenendo il percorso pianeggiante, di sollevarsi progressivamente dal terreno; più ci si addentra nel paesaggio spontaneo del fiume, più ci si allontana dal livello del suolo.

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Mentre al livello del terreno, in prossimità del fiume, si estendono gli spazi verdi del parco, a diretto contatto con l’ambiente naturale, la piattaforma, restando sospesa, non cerca di imitare e confondersi con i percorsi esistenti, ma sceglie di invertire questo rapporto con la natura, mantenendo con essa una relazione essenzialmente visiva. Il percorso si protende verso il fiume restando però legato alla sua dimensione urbana; la relazione con il paesaggio naturale non è rifiutata, ma radicalizzata: città e natura scorrono una dentro l’altra, si attraversano e si osservano, lasciando tra loro la distanza della loro irriducibile differenza.

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Credits

  • progetto > Grainne Hassett (tutor), Ilaria Ariolfo (cotutor), Elisa Bonetto, Chiara Bertetti, Maurizio Gaidano, Michele Tenzon  (gruppo 1)
  • workshop > Unplugged 2012
  • localizzazione > Torino
  • programma > rifugio urbano
  • materiali > legno, pannelli fonoassorbenti
  • cronologia > 2012

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