Quadrilatero Lavazza

© Luciano Pia

Il progetto nasce dalla volontà di mantenere la caratteristica edificazione degli isolati torinesi. Il rispetto del filo edilizio, reale o percepito, è elemento fondante dell’unitarietà della forma urbana torinese nel rapporto tra i pieni e i vuoti, nell’alternanza tra spazio pubblico e spazio privato. Il cornicione unitario, come livello costante di coronamento del fabbricato, è un’altra delle caratteristiche salienti dell’architettura torinese.

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Inoltre, nell’attuale blocco unitario dell’isolato urbano si ripristinano le vie di attraversamento che creano un primo livello di scavo della forma compatta. La riapertura delle vie interrotte è fondamentale per ricucire il tessuto urbano e creare la permeabilità del lotto. Al ripristino delle vie segue la connessione con la Dora e l’erosione della forma dell’isolato per aprire il lotto nella sua parte interna, verso il lungo fiume.

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La doppia maglia di scavo del blocco edilizio compatto genera di per sé una prima forma. Il mantenimento dei fabbricati esistenti, e il loro inglobamento nell’insieme costruito, crea un secondo livello di generazione della forma urbana.

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I fabbricati esistenti conservati saranno consolidati e integrati con i nuovi corpi scale ascensore. Le strutture saranno pertanto consolidate per garantire la portata dei nuovi carichi sovrapposti. Una maglia strutturale con modulo quadrato da 5 metri è stata estesa a tutta l’area. Setti portanti in calcestruzzo, da 50 cm di spessore, e pilastri in acciaio supporteranno la maglia reticolare spaziale in profilati di acciaio del piano tecnico. Alla maglia spaziale verranno appesi i tiranti posti sui nodi (ogni 5 metri), per sorreggere la trama orizzontale ortogonale di travi metalliche. Solai in cls, a piastra a doppia maglia da 15 cm di spessore, completeranno i campi.

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La concezione architettonica e funzionale dell’insieme è rappresentata dalla volontà di conservazione delle preesistenze (quali blocchi edificati al piano terra) che definiscono un perimetro permeabile, al di sopra del quale la funzione uffici si sviluppa con una forma planimetrica ad “otto”. Gli uffici sono distribuiti su due soli livelli principali a quota +12,75 e +18,75 rispetto al piano terra.

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Tra i due livelli è presente un piano tecnico a quota +15,00 nel quale trova sede la struttura reticolare portante del fabbricato e tutta la distribuzione tecnologica-impiantistica dell’area uffici. La struttura reticolare portante del piano tecnico consente sia di liberare gli uffici da elementi portanti per renderli maggiormente flessibili, sia di coprire con facilità le luci libere tra i diversi corpi di fabbrica del piano terra.

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La maglia strutturale del piano tecnico trova appoggio in corrispondenza dei dieci nuclei di collegamento verticale presenti nel Quadrilatero. I setti perimetrali fungono da struttura portante verticale all’interno della quale coppie di scale ed ascensori permettono i collegamenti tra i livelli dando la possibilità di sfruttare, secondo le esigenze, gli accessi e, di conseguenza, l’interconnessione dei livelli tra di loro.

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Il livello degli uffici a +12,75, sfrutta la presenza del piano tecnico superiore per lasciare una doppia altezza sui bordi esterni della manica, utile a garantire maggiore illuminazione della zona interna al fabbricato.

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Al di sopra della quota uffici a +18,75, si trova la copertura verde, un tetto-giardino dotato di essenze mediterranee, utilizzabile dagli utenti degli uffici direzionali ed operativi Lavazza e accessibile direttamente dai piani sottostanti tramite i tre corpi di collegamento verticale posti su Via Bologna.

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Prospiciente la Via Bologna, ad una quota di +25,00 dal livello strada, si trova il loggiato della Direzione: si tratta di uno spazio aperto coperto, sottostante l’area management, attrezzato a verde per riunioni e seminari nonché per meditazione, break e incontri conviviali.

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L’area management, ad una quota di +27,00, accoglie le sale di rappresentanza e consiglio, le suite verdi e un “giardino della meditazione” posto nellazona più alta e riservata di tutto il complesso, con vista a 360° sul paesaggio e sulla città (Superga, Mole, Monte dei Cappuccini, Monviso, Duomo,Musinè, Valle di Susa, Valli di Lanzo ).

Gallery

Credits

  • progetto > Luciano Pia; con Andra Cagni, Viviana Patton, Walter Boller, Andrea Terranova
  • localizzazione > via Bologna, Torino
  • tipologia > edificio per uffici
  • superficie > 30.000 mq
  • cronologia > 2010
  • committente > Lavazza
  • esito > progetto partecipante

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