© Giulia Caira
Il progetto di recupero architettonico e funzionale della Cascina Roccafranca contiene in sé i principi architettonici, costruttivi e funzionali dell’edificio storico, basato sulla giustapposizione delle singole parti. La varietà e la diversità dei singoli corpi diventano portatori di una propria e specifica vocazione in relazione ai nuovi usi e funzioni della “Casa del Quotidiano”. I fattori che forniscono unitarietà a questa diversità delle parti – e che sono stati, come nel passato, salvaguardati – sono l’idea del recinto esterno chiuso e la compartecipazione dei singoli elementi al vuoto centrale della corte.Il recupero conservativo dei corpi preesistenti – la stalla e il fienile – ha rispettato i caratteri originari della costruzione: forma delle coperture, uso dei materiali, rapporto tra pieni e vuoti, ecc., e usufruisce degli spazi interni al meglio della loro potenzialità spaziali e funzionali. In presenza di parti distrutte o fortemente compromesse – nel caso delle tettoie, della villa e del corpo di distribuzione verticale – si è cercato di unire l’evocazione offerta dalla preesistenza in un’ottica contemporanea, con l’uso di soluzioni tecnologiche e di materiali innovativi. Dal punto di vista funzionale, l’intervento è caratterizzato dalla fluidità dei percorsi distributivi – realizzati con passerelle e scale metalliche – che connettono senza soluzione di continuità i diversi corpi edilizi e le diverse attività ospitate nel complesso. La compresenza di conservazione e innovazione nella salvaguardia e nella valorizzazione delle specificità della cascina ha permesso di garantire individualità, riconoscibilità e qualità al luogo: uno spazio “altro” rispetto all’ambiente urbano circostante, circoscritto e protetto e al contempo aperto al quartiere.
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